18 agosto 2022

Credo? Non credo.

Se c’è una cosa che mi fa rabbia è vedere che qualcuno si impossessa delle parole. Ancora peggio, non si limita ad impossessarsene ma ci piscia intorno come un cane per segnare il territorio, per cui, ogni volta che usi quella parola, devi fare i conti con chi l’ha fatta diventare sua, pagargli dazio, lottando con la voglia di smettere di usarla.

Ricordo  distintamente l’imbarazzo dei telecronisti quando, durante i mondiali del 1994, dopo la discesa in campo (orrore!) dell’uomo che sussurrava alle dentiere, certe espressioni come Forza Italia o Azzurri erano sconvenienti in quanto politicamente connotate.

E chi può dimenticare l’intonazione piaciona del Buonaseeeeera della pubblicità della FIAT di diversi anni fa? Un incubo: salutavano tutti così.

Finché si tratta, come in questo ultimo caso, di uno slogan pubblicitario, pur provando fastidio, posso solo fare i complimenti al suo inventore perché è riuscito a plasmare a suo uso e consumo qualcosa di esistente: è questo il suo obiettivo.

Se però il tuo fine è governare, dovresti essere in grado di argomentare il tuo pensiero, convincere gli elettori, non semplicemente parlare alla pancia o ricorrere a tranelli come quello di usare una parola fortemente connotata da un punto di vista religioso per farne il tuo claim pubblicitario da ripetere come un mantra in ogni post, in ogni intervista, in ogni occasione.

Immagino la vecchina che, dopo aver visto Pierbigotto con tutte le Madonne alle spalle  (quelle che hanno invocato gli italiani che hanno assistito alla famosa intervista), pronuncia la parolina magica sentita tante volte dal difensoredellafamigliatradizionalecheodialadrogaeamagliitalianieparladapadre: le si accende la lampadina e si sente difesa da chi apparentemente la pensa come lei.

Poco conta che il suo beniamino disprezzi tutti quelli diversi da sé - in palese disaccordo con il messaggio evangelico -  e che credere in Dio e in Pierbigotto equivalga ad amare la grappa e professarsi astemi.

Quello che mi fa imbestialire è proprio questo: sfruttare un patrimonio comune di matrice religiosa per i propri biechi fini.

E no, non cederò alla tentazione di chiamare i suoi seguaci “credini” perché farei esattamente il suo gioco.


Skunk Anansie, I believed in you

5 commenti:

  1. Massimo Seriacopi18/08/22, 08:33

    Ottime osservazioni, caro Luca, degne di considerazione

    RispondiElimina
  2. Sara Fagioli18/08/22, 20:33

    Mi sfugge il Buonaseraaaaaaaa

    RispondiElimina
  3. Quanta gente conosco che ama la grappa e si professa astemio ahimè

    RispondiElimina
  4. Purtroppo molta gente si convince anche con simili minime argomentazioni, questo mi spaventa più di tutto!!

    RispondiElimina

Adattarsi

Credo che quando Umberto Tozzi cantava Primo maggio, su coraggio! stesse pensando intensamente a studenti e docenti che in questo mese si t...