05 agosto 2022

Una volta qui era tutta campagna elettorale

Penso con terrore al 25 settembre: la scuola sarà iniziata da 10 giorni, io sarò in confusione come sempre e farò il conto alla rovescia per la fine di settembre, un mese che, a fronte di 30 giorni reali, ne ha almeno 247 di percepiti.

In più sarà il giorno delle elezioni.

Non sono disfattista e non voglio diventarlo, ma il pensiero di dover prendere in mano la matita e mettere una croce sul simbolo di un partito mi fa sudare, come se non ci fossero già abbastanza motivi per farlo in questi giorni. So sicuramente chi non voterò, ma non so assolutamente a chi darò il mio voto. Quasi quasi si potrebbe proporre una legge elettorale per cui è possibile esprimere un voto negativo del tipo e poi si fa la somma algebrica tra chi ha votato a favore e chi ha votato contro ogni partito. Geniale, no? Non peggiore, comunque, della legge elettorale attuale.

Penso, poi, al fatto che le mie fanciulle e i miei fanciulli sono ormai giunti ad un'età per cui possono procreare, bere alcolici, comprendere spiegazioni di matematica che io non comprenderei neanche dopo tre vite di studio e soprattutto votare. Sarà per loro il primo voto e già me li immagino: ci sarà chi, esattamente come fa in classe per i test a risposta multipla, metterà una croce a caso sperando di non fare troppi danni; chi voterà il candidato che ha fatto la miglior performance su tiktok; chi voterà il partito che qualche amico appoggia ma totalmente ignaro di cosa stia facendo in quel momento; chi chiederà a me che dovrò tenere la bocca chiusa onde evitare torme di genitori inferociti che sostengono che gli insegnanti, sì, quelli con tre mese di ferie all'anno, inquinano i cervelli puri come fonti di alta montagna dei propri figli.

Cerchiamo di capirci qualcosa, analizzando il panorama politico attuale:

  • Pier Paolo Pariolini: è quello che in questi primi giorni di campagna elettorale mi sta più stupendo. Si è preso la scena come la professoressa di corsivo, si è fatto corteggiare da tutti ma temendo poi di fare la fine della sora Camilla (quella che "tutti la vogliono e nessuno la piglia") ha deciso di unirsi in matrimonio con uno dei pretendenti, dettando una serie di condizioni che l'accordo prematrimoniale tra Jennifer Lopez e Ben Affleck è roba da principianti.
  • Patata Letta: avete presente il compagno di classe sfigato? O il collega camaleonte che si mimetizza perfettamente con le pareti? Immaginate che un giorno, per un motivo assurdo, per questo grigio soggetto si apre la possibilità di arrivare ad un ruolo di potere e, da essere letargico, inizia ad avere più vita sociale di Umberto Smaila, parlando di occhi di tigre e di simili amenità. Cosa vi verrebbe in mente? O che ha fatto la fine di Belluca nella novella di Pirandello "Il treno ha fischiato" oppure che basta aspettare che le goccine facciano effetto e ritornerà presto nel suo stato di coma vigile.
  • DonnaMammaCristiana: la sua elezione renderebbe felici i pendolari, dato che, se ottenesse la vittoria, i treni tornerebbero a viaggiare in orario.
  • Micheal Pee Dee: direttamente from Pomigliano d'Arco, dopo le incredibili hit Onestà, Aboliamo la povertà, Parlami di Bibbiano, dopo essere stato il resident DJ presso la Pharneseena, noto locale romano. ha deciso di cambiare il proprio nome, appropriandosi di quello di altri due cantanti, in Mika'n'Dido col Pee Dee. Riuscirà ad avere lo stesso successo?
  • Pierbigotto: il noto foodblogger e madonnaro ad ogni intervista ribadisce di essere un papà, plagiando in maniera fin troppo evidente Helen Lovejoy, la moglie del reverendo dei Simpson. Aspira ad essere un pater patriae, ma di Ottaviano Augusto ne abbiamo avuto già uno e direi che basta così 
  • L'uomo che sussurrava alle dentiere: lui ormai mi fa tenerezza. Il miracolo italiano, le mamme e le nonne, le pensioni, i soldi per le dentiere. Ma non potrebbe andare a guardare i cantieri come tutti i suoi coetanei?
L'elenco potrebbe continuare: qualcuno è stato omesso volutamente perché mi irrita al punto da non riuscire neppure ad ironizzarci su ma i più belli sono i partiti che aspirano ad essere l'ago della bilancia. Cioè, vi rendete conto? Di aghi ce n'è in abbondanza, ma di bilancia, segno di giustizia, di equilibrio, di equità sociale, di eguaglianza di diritti per tutti, neppure l'ombra.

Giorgio Gaber, Destra sinistra

3 commenti:

  1. Massimo seriacopi05/08/22, 14:17

    Luca... mi hai fatto schiantare... ho deciso, voto te

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    Risposte
    1. Al massimo, io voterei Antonio La Trippa (come insegnava il buon Totò)!

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  2. Ma il programma (delle serate) alla Pharneseena?!! Ahahah

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