12 ottobre 2025

Bella l'adolescenza

Ogni tanto le mie classi sembrano un aeroporto.
C'è chi parte per stage linguistici di un settimana, chi torna dopo essere stato via per un soggiorno all'estero di sei mesi, chi è impegnato nei percorsi di PCTO, che prima si chiamava Alternanza scuola lavoro e ora si chiama Formazione scuola lavoro (perché. gattopardianamente, se vogliamo che tutto rimanga com'è bisogna che tutto cambi)...
Insomma, l'altro giorno entro in classe e mi trovo solo quattro studentesse.
Sono lì che chiacchierano: stanno palesemente facendo gossip.
Fingo indifferenza, compilo il registro elettronico con una lentezza esasperante perché voglio finire di ascoltare tutto il racconto: no, Vostro Onore, non stavo origliando. Il volume della voce era tale che lo avrebbero sentito anche quelli che erano nell'altra ala della scuola.
Alla fine mi coinvolgono nella conversazione
Prof, ci stiamo raccontando le storie del nostro primo bacio.
Cosa avrei potuto fare, Vostro Onore?

E quindi scopro delle modalità del corteggiamento attuale: il segno di interesse è il like ad una storia di Instagram o il repost di un tik tok che dovrebbe far capire all'altra persona ehi mi piaci.
Scopro che i maschi sono tutti scemi e che non fanno mai la prima mossa.
Che ora si va avanti a messaggi subliminali (e per me che non capisco neanche quelli espliciti sarebbe stato un bel problema)
Che si parla senza problemi di amori nei confronti di persone dello stesso sesso (e finalmente).
C'è chi ha scritto un bigliettino alla persona di cui era innamorata ed è ancora in attesa di una risposta. Da tre anni. Novella Penelope.
C'è chi ha dato un bacio alla persona con cui è stata shippata (no, mamma, nessuno ha subito un furto con destrezza) solo perché gli altri se lo aspettavano da lei.

Ero ammirato e divertito da questi racconti.
Divertito dalla loro spontaneità perché non credo che avrei mai spiattellato ai miei professori la mia vita, neanche fossimo stati in quattro in aula.
Ammirato dalla capacità di raccontarsi e di raccontare, che emerge molto di più in questi momenti che non quando devono scrivere temi, infarciti - spesso, non sempre - di qualunquismo e di paroloni scelti al solo scopo di stupire con effetti speciali.
Avrei potuto farle esercitare con la scrittura, con esercizi di analisi del testo.
Ma mi sarei perso un momento fondamentale di leggerezza e di costruzione di sé e del gruppo che difficilmente potrà ricapitare.
Sono uscito da quell'aula con un solo pensiero: bella l'adolescenza, ma non ci vivrei.

Des'ree, Life

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