25 agosto 2022

Devianza in abbondanza

Ieri sera, in preda ai fumi dell’alcol (condizione indispensabile per sopportare la presenza continua e costante da un mese di BestiadiSatana1 e BestiadiSatana2, anche noti come Figlio1 e Figlia2) la conversazione a tavola è virata sui rapporti di parentela nelle famiglie di Topolino e Paperino. Ho solo osato chiedere se Nonna Papera fosse sorella di zio Paperone e lì si è aperto un mondo. 

A guardare bene, non c’è una dannata famiglia tradizionale nelle pagine di Topolino: molti single, qualche fidanzato (lasciamo stare la coppia Orazio-Clarabella, ovvero cavallo-mucca, che farebbe sobbalzare un Pillon qualunque) ma nessuno, proprio nessuno, unito nel sacro vincolo del matrimonio.

Per non parlare di Qui, Quo, Qua: a parte che andrebbe tolta la potestà genitoriale a chi chiama così i propri figli e bisognerebbe stringere la mano alla madre a al suo parto trigemellare, esattamente di chi sono figli? Perché Paperino li ha perennemente in casa? Perché poi Paperino, Paperoga e Gastone hanno uno stesso zio, ma nessuno ha genitori? 

La società descritta, poi, non è migliore: i tre paperi succitati (quello che è preda di accessi incontrollati di ira, quello che è oggettivamente un disagiato e l’ultimo che - per usare un francesismo - ha più culo che anima) non lavorano  e sono evidentemente percettori del reddito di cittadinanza altrimenti non potrebbero vivere; insieme a loro c’è un plutocrate, la cui ricchezza non ha una spiegazione ma che probabilmente ha fatto fortuna fondando, nella periferia di Paperopoli, la ridente  Paperopoli 2 con tanto di Lago dei cigni. A fare da corollario c’è anche un inventore che crea qualunque cosa ma che nessuno paga e che, probabilmente in preda alla disperazione, parla con Edy, una lampadina che lo aiuta nelle invenzioni.

Leggendo le storie di questi personaggi sono cresciute generazioni di donne e uomini e non credo che nessuno si sia fatto condizionare nelle proprie scelte di vita da un fumetto. Perché ora, invece, siamo così ossessionati dai modelli che passano attraverso TV e social media? Non sappiamo più distinguere la finzione dalla realtà? Siamo davvero tutti così insicuri e suggestionabili? Perché Pippo e Pluto sono entrambi cani, ma uno parla ed è bipede e l’altro abbaia ed e quadrupede? Ma soprattutto, sono l’unico a vedere del torbido nel rapporto tra Ciccio e Nonna Papera?


Giorgio Gaber, La strana famiglia

5 commenti:

  1. Non posso fare altro che ridere divertito... grazie, Luca

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  2. Ciccio?!!? Mi sfugge... Ora mi tocca indagare

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