29 giugno 2025
Camicia bianca
22 giugno 2025
Educare o imporre?
15 giugno 2025
A favore di camera
La nostra chiacchierata dell’8 giugno mi ha portato a riflettere anche sul ruolo dell’insegnante: qual è il mio compito? Illustrarvi nozioni scritte sui libri o formarvi a 360 gradi? Ovviamente, entrambe le cose.
Non credo che invitarvi a ballare o dire ad una persona che la amate sia un compito da dare per l’estate perché, come si diceva ieri, sono consigli che valgono per tutte le stagioni, a maggior ragione di inverno, quando tutto (la scuola, il clima, le giornate brevi) sembra tramare contro la nostra felicità; mi sembra giusto, tuttavia, condividere con voi qualche spunto di riflessione a cui dedicare in estate quel tempo che non avete durante l’inverno.
Ci sono alcuni diritti che non dobbiamo dimenticare:
- il diritto alla noia: non è un male annoiarsi; la noia può spingerci a vagare con la mente in luoghi lontani dove non arriveremo mai se avremo sempre qualcosa da fare
- il diritto all’assenza: il nostro presenzialismo 24 ore su 24 su social network, whatsapp e compagnia bella non deve essere una schiavitù. La sensazione di non esistenza che possiamo provare se rimaniamo off line per un po’ è comprensibile, ma ricordiamo sempre di curare i nostri rapporti con l’unica persona che non ci abbandona mai: noi stessi.
- il diritto al silenzio: non dobbiamo sempre per forza avere qualcosa da dire su qualunque argomento. Può esserci anche qualcosa che non conosciamo (e che, legittimamente, non ci interessa di conoscere) e su cui non abbiamo un parere: non parlare non vuol dire per forza non esserci o essere ignavi.
Dovremmo, come si diceva ieri, imparare a goderci i momenti che viviamo, senza aspettare il futuro che verrà: questo non vuol dire non avere aspirazioni o non lottare per raggiungerle, ma significa semplicemente che il tempo in cui noi viviamo è il presente, né il passato né il futuro, ed è di questo presente che dobbiamo avere cura. Se sono ad un concerto, devo perdermi con la mente e con il corpo nella musica che ascolto; se sto per mangiare una buonissima pizza, preparo i miei sensi ad assaporarla; se vivo una bella esperienza, cerco di memorizzarne tutti i particolari per poi poterli condividere di persona con i miei amici, parlando con loro, guardandoli negli occhi. Se ho già condiviso tutto su facebook, di cosa parlo con i miei amici? Di poco e nulla e perciò passo le mie serate con loro a guardare ciò che altri stanno condividendo in quel momento e così via…
Ultima sfida: provare a stare un giorno, uno solo, senza smartphone e vedere cosa succede.
Se qualcuno ci riesce, me lo dica: voglio sapere cosa avete provato.
Vi auguro una buona estate.
Lg
08 giugno 2025
Tutto qui?
01 giugno 2025
I want to be what you saw in me
l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato.
Ah l'uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l'ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!
Non domandarci la formula che mondi possa aprirti
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.
Condannati
La conosco da ormai quattro anni, V., da prima che arrivasse nella mia scuola. Avevo fatto un breve corso di introduzione al latino per raga...
-
Il passo incerto. Il sorriso timido. Entrano in una stanza calda, dove due ventilatori cercano inutilmente di dare un po' di sollievo, d...
-
L'ansia da prenotazione: "Sei riuscito a trovare posto? Guarda che se non fai presto non trovi più disponibilità" L'imposs...
-
È il Sanremo del 1996. Ho 16 anni, poche idee e molto confuse. Ad un certo punto appare lei: rossetto e camicia rossi, pantaloni in pelle ne...