30 giugno 2024

L'arca di Noè

Le ferie si avvicinano a grandi falcate (e a grandi falcate passeranno, lasciandoci ovviamente insoddisfatti) e, per festeggiare degnamente il momento dell'anno in cui tutti - più del solito - siamo costretti ad essere felici, vi faccio un regalo: come se fossi una Novella 2000 qualunque, allegato a questo numero troverete l'album delle figurine dei colleghi che non vorreste mai incontrare (e che purtroppo incontrate tutti i giorni).
Una precisazione doverosa: in questo post uso il maschile sovraesteso, perfettamente consapevole che il disagio non ha genere.

Il marchese del Grillo

Lo vedi camminare tronfio per i corridoi, solitamente di corsa e tenendo sotto il braccio case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale perché così sembra più business man. Millanta conoscenze ai piani alti, altissimi: per lui non esistono il Presidente della Repubblica o il Papa, ma esistono Sergio e Francesco. Esperto di tutto lo scibile umano, nella sua vita ricopre incarichi che nessuno si ricorda di avergli dato anche perché - forse - non esistono ed è affetto da una leggerissima forma di mitomania.
Se ingenuamente gli dici: "Sai, ho letto il libro X dell'autore Y. Te lo consiglio", ti sentirai rispondere che lui ne ha letto tutta la produzione, lo conosce da quando non era nessuno e sicuramente ha anche un po' di merito ad averlo fatto scoprire al mondo.
Ostenta solitamente un po' di disprezzo per quello che piace al volgo: non è concesso a lui, essere speciale e protetto da un'entità misteriosa, mescolarsi ai comuni mortali e appena può te lo fa notare,
Motto: io so' io e voi non siete un cazzo (cit.)
Aspetti positivi:se lo ascolti quando racconta le sue storie, potresti provare la stessa meraviglia che pervadeva i lettori del Milione di Marco Polo. Con la differenza che le storie raccontate dal mercante veneziano erano vere.

Ansia a colazione

Tendenzialmente stalker, ti insegue per chiederti se ha capito bene ciò che deve fare anche quando si tratta semplicemente di rispondere o no ad una semplice domanda. Si pone problemi esistenziali su questioni minuscole non visibili ad occhio nudo e tende a ripetere le cose all'infinito (tipo il loop di Max Gazzè alla fine di Cara Valentina). 
Capisci che si tratta di un caso patologico e cerchi di usare tutta la pazienza (anche perché il tuo timore inespresso è quello di poter, un giorno, diventare come lui) ma quando inizia a chiederti risposte certe su cose che avverranno nel 2026 i tuoi buoni propositi ti abbandonano e devi trattenere ogni tua fibra per non sbottare come Wanna Marchi contro i lardosi.
Motto: ti faccio una domanda ma non so se puoi rispondermi ora (chiaramente detto nel momento meno opportuno della giornata)
Aspetti positivi: puoi utilizzarlo come promemoria viventi perché a lui non sfugge mai nessun appuntamento, anche quelli che non lo riguardano.

Sto peggio di te

"Oggi ho un gran mal di testa" dici tu, ingenuamente.
"Non me ne parlare. Io sto peggio di te" dice lui.
Ti fa male una mano? A lui fa male un braccio.
Stai soffrendo per amore? Lui ha una serie così lunga di storie finite male che potrebbe scriverci la sceneggiatura di una soap turca brutta, di quelle che trasmettono su Canale 5.
Se hai un problema di lavoro, il suo sarà sempre più grande del tuo.
Se hai trovato traffico per arrivare, lui racconterà che stamattina sotto casa sua c'era un ingorgo in stile Mumbai.
Potrebbe anche raccontare di essere morto e risorto, in caso di necessità.
Motto: e cosa dovrei dire io che...?
Aspetti positivi: parlando con lui non ti sentirai compreso, ma sicuramente penserai che c'è sempre chi sta peggio di te. In ogni senso.


Il complottista

In qualunque posto di lavoro che si rispetti deve esserci il personaggio che vede trame oscure, si schiera contro i poteri forti, instilla dubbi, solleva animi. Mostrando spesso un po' di difficoltà nella comprensione del testo, cita le fonti più improbabili e fornisce interpretazioni della realtà quantomeno fantasiose. Quando poi questa figura si identifica con quella del sindacalista la frittata è fatta: si sente parlare di padroni, lavoratori, guerra tra poveri e una serie di luoghi comuni che farebbero risvegliare Marx dal sonno eterno solo per venire a prenderlo a schiaffi.
Motto: non ce lo dicono
Aspetti positivi: un po' di folklore nel posto di lavoro non fa mai male.

L'affarista

È un cane da tartufo. con la sola differenza che lui, invece di percepire il profumo del tartufo, percepisce quello del denaro e lo segue con determinazione fino a raggiungerlo.
Se c'è lui vuol dire che girano soldi; con un sorriso da curato di campagna ed un'aria apparentemente da bonaccione, amante del pettegolezzo che crea aggregazione ed individua nemici comuni, cerca di costruire la sua piccola cosca, assoldando un po' di scagnozzi che facciano il lavoro al posto suo in modo da poter trarre il massimo profitto con il minimo sforzo. Ovviamente, tutta questa apparenza amichevole scompare con le persone che ne hanno già compreso la vera natura
Seleziona e frequenta esclusivamente persone che possano essere utili ai propri scopi ed esercita un fascino su chi vorrebbe essere come lui.
Motto: vorrei farti una proposta per guadagnare un po' di soldi
Aspetti positivi: sapendo esattamente dove trovarlo, puoi facilmente evitarlo.

Il fancazzista

Se lo cerchi per chiedergli una sostituzione, si acquatta negli angoli più remoti, rivelando doti di mimetizzazione che farebbero impallidire un camaleonte.
Invoca il (sacrosanto) diritto alla disconnessione anche nei momenti in cui dovrebbe essere connesso.
Se gli hai mandato una mail, dice che la password gliel'ha mangiata il gatto.
Se gli scrivi su whatsapp, non visualizzerà mai il messaggio, aggiungendo che lui non usa questa app (salvo poi partecipare compulsivamente a gruppi che organizzano  - mi tremano i polsi al solo pensare questa parola - apericene).
Lavora lo stretto indispensabile, evita qualunque fonte di stress, costruisce ponti in prossimità dei giorni festivi con la facilità con cui lo farebbe un Ministro delle Infrastrutture.
Amato dai gestori del bar, intrattiene rapporti con chiunque mentre beve caffè tanto da farti nascere il sospetto che lui abbia un contratto diverso dal tuo e sia pagato come animatore turistico.
Motto: Andiamo a prendere un caffè?
Aspetti positivi: se non sei costretto ad avere a che fare con lui (se non al bar) potrebbe essere anche una compagnia piacevole. In caso contrario, ti toccherà fare anche il suo lavoro.

L'entusiasta

Già alle 8 del lunedì mattina è carico a pallettoni, come una Brunetta dei Ricchi e Poveri sotto acido.
Organizza, propone, promuove, fa, disfa compulsivamente: in una qualunque iniziativa lui c'è, un po' come l'indimenticato ragionier Filini dei film di Paolo Villaggio.
L'1% della sua voglia di fare basterebbe per compensare tutti i fancazzisti.
Motto: facciamo?
Aspetti positivi: in realtà ne ha tanti, se solo capisse qual è il limite oltre il quale si diventa molesti.

Se pensate che tra i vostri colleghi non ci sia nessuno di questi, probabilmente siete voi.
Se qualcuno si è sentito colpito, mi creda, non si è fatto apposta.
Bugia.
L'ho fatto apposta.

Mannarino, Arca di Noè

4 commenti:

  1. Luca caro, divertentissimo e surrealmente vero. Io mi ritrovo tra gli entusiasti... e ti mando un caro saluto. Massimo

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  2. Manca la categoria “La sciura”.

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  3. E anche “La Sciuretta”

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  4. E "Le sarte ovvero taglia e cuci"??? Sei stato troppo clemente...

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