01 maggio 2023

La fortuna di incontrarsi

"Essa dunque ignorava che quando a questo mondo ci si univa, ciò avveniva per un periodo tanto breve, breve, breve, che non s’intendeva come si fosse arrivati a darsi del tu dopo non essersi conosciuti per un tempo infinito e pronti a non rivedersi mai più per un altro infinito tempo"

Rileggevo l'altro giorno in classe queste parole tratte da "La coscienza di Zeno" di Italo Svevo, uno di quei romanzi imprescindibili nonostante il timore che incute per la mole, per il tipo di scrittura, per il coinvolgimento che richiede nel lettore.

Riflettevo proprio sui casi che ci permettono di incontrare persone preziose nel nostro cammino, che sono in grado di influire sul nostro umore, sulla nostra vita. Quelle persone dagli occhi più fuggitivi che ridenti che, nonostante l'estrema fatica che fanno a parlare di sé, decidono di condividere con te, per un istante, quello che sono per poi richiudersi a riccio senza pensare a quanto quelle parole ti possano aver arricchito; quelle persone che, incrociando solo il tuo sguardo, hanno già capito tutto di te e te lo dicono con un abbraccio, con un sorriso, con una mezza parola tra i denti; quelle persone con cui ridi, ridi apertamente, liberamente e chi se ne frega se gli altri che vi vedono comunicare quasi senza parlare pensano che siate matti.

Il caso ogni tanto ci vuole bene e ce li fa incontrare.

Il fato è crudele e, che noi vogliamo o no, ce li sottrae in maniera irrevocabile.

Cosa si può fare? Scegliere le persone con estrema cura, coltivare i rapporti con dedizione, superare le asperità che si incontrano lungo il percorso e che, ogni tanto, ci fanno venire voglia di mollare tutto e tutti. Ed imparare ad accettare serenamente che tutto ciò che è vivo è destinato a finire, a morire. 

Scrive Valerio Magrelli nella sua ultima raccolta di poesie dal titolo Exfanzia

Ci incroceremo in treno.
a metà tratta,
tu verso Sud, io al Nord,
sulla stessa linea,
ma senza neanche accorgercene.
Sarà un momento,
i due vagoni passeranno vicini,
senza neanche accorgersene.
Mentre lo scrivo, mi riempio di tristezza,
e invece bisogna sorridere
all'infinita crudeltà della vita.


Non c'è altro da aggiungere.

Francesco Guccini, Incontro

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