Per me Battiato è mio padre che ascoltava chiuso nel suo studio i suoi cd e io che mi chiedevo cosa ci trovasse in quella musica strana e in quei testi incomprensibili, per capire i quali bisognava consultare enciclopedie.
Per me Battiato è un’estate siciliana (forse il 2003) accompagnata da un doppio cd live ascoltato fino allo sfinimento, capendoci poco ma trovando ugualmente una consonanza spirituale.
Per me Battiato è la scoperta dell’esistenza di una spiritualità nuova, lontana dai dogmi imposti dalla società occidentale, così difficile da comprendere eppure così desiderabile.
Per me Battiato è il genio musicale che ti stupisce ogni volta e ti fa venire voglia di scoprire cose nuove tra cui i maledetti 7/8 al cui ritmo ballano coppie di anziani.
Per me Battiato è il maestro che mi insegnò (mi insegna e continuerà ad insegnarmi) com’è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire.
Ho un gran vuoto dentro, ma mi consolo pensando che noi non siamo mai morti e non siamo mai nati.
Franco Battiato, E ti vengo a cercare
Per me Battiato è mia mamma che mi faceva ascoltare “La voce del padrone” in macchina quando ero piccola. Quando la richiesta era sempre ‘mamma metti curucú che mi piace?!’
RispondiEliminaPer me Battiato è casa, quando la sento lontana :)
Luca, qual è il titolo di quel live? Che me lo vado a cercare. 😉
RispondiElimina