28 luglio 2022

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Vago su Netflix alla ricerca di qualcosa da vedere.

Alla fine finisco sempre lì: categoria HORROR. So che, visto il film, avrò la sensazione di aver perso tempo ma è più forte di me. È il mio porto sicuro, al netto delle assurdità che sono presenti quasi in ogni film del tipo famigliafelicechemuoremale (FFMM)

Vi agevolo sei di queste solenni baggianate, utili nel caso in cui la FFMM fosse la vostra:

1. Hai chiuso la porta sul retro? Ovviamente la risposta giusta è no. E qualora la porta fosse chiusa, i malviventi hanno un arsenale in grado di frantumare qualunque vetro. Soluzione? Chiudete quella fottuta porta, grazie.

2. Scappiamo in macchina! Nell’ordine: non si trovano le chiavi, le ruote sono state tagliate, il motore non parte, il serbatoio è vuoto. La macchina parte? C’è qualcuno sul tettuccio.

3. Non preoccupatevi, vado a vedere io! In tutte le famiglie normali c’è il parente scemo che, giocando a tombola, grida “ambo” dopo che è stato estratto un solo numero; nella FFMM c’è una persona, solitamente il padre, che decide di andare in un luogo della casa in cui nessuno andrebbe, neppure sotto effetto di allucinogeni o della visione di un qualunque programma politico di Rete4. Che poi, solitamente, quando il tizio/la tizia entra nel luogo in questione, c’è chi, guardandolo, urla NUOOOOO e chi mente. Piccolo corollario: la persona che va nel posto più pericoloso della casa ha solitamente qualche conflitto irrisolto con un membro della famiglia, tendenzialmente un adolescente mediamente intrattabile.

4. La struttura della casa. Ci fosse mai una famiglia che vive o passa le vacanze in un bilocale: no, la FFMM ha una casa di 15 locali minimo distribuiti su almeno 3 piani con affaccio privato sul lago (e barca che funziona esattamente come l’auto di cui si parlava prima), vicini simpaticoni e un bicchiere di vino che di default è sul ripiano della cucina. 

4. L’impianto elettrico. La FFMM spende pacchi di euro per riempire la casa di qualunque lusso (dal frigorifero che conta le calorie di ogni cibo contenuto in esso al piegaciglia per il cane di famiglia) ma non trova mai due soldi per cambiare il neon (che poi, chi li usa più) che illumina poco e male la cantina che ha grossomodo le dimensioni della provincia di Isernia.

5. I telefoni. Non funzionano. MAI.

6. Gli attrezzi del camino. In ogni casa di villeggiatura della FFMM che si rispetti c’è un camino. Vicino al camino ci sono gli attrezzi del camino. Tra gli attrezzi del camino non può mancare l’attizzatoio, il cui unico scopo è quello di essere utilizzato come arma improvvisata contro il nemico che sarà poi indispettito da questa mossa maldestra.

Queste caratteristiche sono praticamente tutte presenti in quello che, per me, è film horror per eccellenza, Funny games (2007) di Michael Haneke remake shot-for-shot dell’omonimo film dello stesso regista (e già questo ne denota la sanità mentale). D’altra parte con gli stessi ingredienti si possono cucinare piatti diversi che vanno dal piatto gourmet da millemila euro al mappazzone.

Jo Squillo, Orrore (perché anche la musica trash va rivalutata)

4 commenti:

  1. Caro, ma non è meglio una di quelle belle commedie italiane scollacciate anni settanta con a metà la fenech o simili che mostrano seno e sedere?

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    1. Non so se sei il Massimo che conoscono ma snche un bel film alla Sordi ci sta!

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  2. Scusa, non anonimo, sono massimo

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  3. Concordo su tutti e sei i punti... Con un dettaglio: l'auto non parte, rimane impantanata nel fango ma quando finalmente si mette in moto... Girati e guarda un po' chi c'è sul sedile dietro!

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